Invitati in un castello dal conduttore o dalla conduttrice del programma, i membri del cast sono segretamente divisi in due fazioni: i leali e i traditori. Il compito dei leali è di “bandire” i concorrenti sospettati di essere i traditori, ma il voto coinvolgerà tutti, anche i nemici. Nella notte sono invece i traditori a scegliere chi “uccidere” (ovviamente in senso metaforico) che il mattino dopo, a colazione, scoprirà di essere eliminati. Durante le puntate sarà possibile costruire un montepremi attraverso dei giochi che renderanno tutti alleati e amici. In altri momenti alcuni concorrenti potranno schermarsi con uno scudo da una possibile “uccisione”, ma si può ancora essere banditi. Le persone rimaste, alla fine, sveleranno la loro identità. Solo se tutti i concorrenti rimasti saranno Leali allora il premio verrà equamente suddiviso. In caso contrario, se rimarrà anche solo un traditore in gioco, vincerà il montepremi la fazione dei Traditori. Da un’idea che sembra ispirarsi (ma solo in parte) alle meccaniche di giochi da tavolo storici come “Lupus in tabula” e “Avalon”, “The traitors” sarà un mix inedito di tensione, intuito e divertimento, grazie alle personalità uniche dei loro protagonisti.