Due Green Film, “Campo di Battaglia” di Gianni Amelio e “Vermiglio” di Maura Delpero, sono stati girati in Trentino ed entrambi fanno parte dei 21 progetti che competono per il Leone d’oro. La giuria di quest’anno vedrà l’attrice francese Isabelle Huppert alla presidenza.
Campo di Battaglia è prodotto da Kavac Film, IBC Movie, One Art, in collaborazione con Rai Cinema. Il film debutterà nelle sale italiane il 5 settembre.
Sul finire della Prima guerra mondiale.
Due ufficiali medici, amici d’infanzia lavorano nello stesso ospedale militare, dove ogni giorno arrivano dal fronte i feriti più gravi.
Molti di loro però si sono procurati da soli le ferite, sono dei simulatori, che farebbero di tutto per non tornare a combattere…
Vermiglio è l’opera seconda della regista Maura Delpero ed è prodotto da Cinedora, Charades, Versus e Rai Cinema. Racconta dell’ultimo anno della seconda guerra mondiale in una grande famiglia e di come, con l’arrivo di un soldato rifugiato, per un paradosso del destino essa perda la pace, nel momento stesso in cui il mondo ritrova la propria.
Bestiari, erbari, lapidari è diretto da Massimo D’Adinolfi e Martina Parenti ed è una produzione Italo-franco-svizzera che debutterà in anteprima al festival fuori concorso.
Si tratta di un documentario “enciclopedia”, diviso in tre atti ognuno dei quali tratta un singolo soggetto: gli animali, le piante, le pietre. Un omaggio a quegli “sconosciuti” e per certi versi alieni mondi, fatti di animali, vegetali e minerali,
Vittoria, diretto da Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman è inserito nella categoria Orizzonti Extra.
A 40 anni Jasmine (Marilena Amato) ha avuto dalla vita tutto quello che poteva desiderare: un marito (Gennaro Scarica) con cui ha un solido rapporto, tre adorati figli maschi e il suo amato salone di parrucchiera sul corso principale di Torre Annunziata. Ma dopo la morte di suo padre, Jasmine è tormentata da un sogno ricorrente: una bambina piccola e bionda le va incontro, si getta tra le sue braccia e proprio in quell’istante la donna prova un senso di completezza.
Anywhere Anytime, diretto da Milad Tangshir, è in concorso alla Settimana Internazionale della Critica, la sezione indipendente e parallela al Festival Internazionale di Venezia organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI).
Issa è un giovane immigrato clandestino che a Torino cerca di sopravvivere come può. Licenziato dal suo datore di lavoro, grazie a un amico inizia a fare il rider. Ma l’equilibrio appena conquistato crolla quando, durante una consegna, gli viene rubata la bicicletta appena comprata. Issa intraprende così un’odissea disperata per le strade della città per ritrovare la sua bici.
Quasi a casa è il film debutto della giovane regista Carolina Pavone. Vede come protagonista la straordinaria Lou Doillon (figlia di Jane Birkin e Jacques Doillon e sorella di Charlotte Gainsbourg) nel ruolo di una musicista tormentata ma di grande talento che incontra Caterina, un’aspirante cantante intrappolata in un senso di inadeguatezza ed insicurezze che assalgono la vita di ogni giovane donna. Prodotto da Vivo Film, sarà il film di apertura de “Le notti veneziane“ (sezione di Giornate degli Autori e in collaborazione con l’Isola di Edipo).
Arriva un momento nella vita in cui dobbiamo iniziare a capire quale sia il nostro posto nel mondo. Caterina ha vent’anni e potrebbe averlo scoperto: vuole fare la musicista, ma è paralizzata dalla paura e dall’insicurezza. Un’estate conosce il suo idolo, la cantante francese Mia. È l’inizio di un rapporto complesso, che accompagnerà Caterina negli anni e le permetterà finalmente di sentirsi a casa. Quasi.
Ci vediamo a Venezia!